| ZÜST |
Quando, all'inizio del secolo, morì Roberto ZÜST (un tecnico di origine svizzera che aveva fondato una fabbrica di macchine utensili di precisione per la lavorazione dei metalli a Intra, sul Lago Maggiore), i suoi figli nel 1905 decisero di aprire una seconda fabbrica a Milano, per costruire in proprio automobili e veicoli commerciali. I primi due modelli ZÜST montavano motori a 4 cilindri di 7432 cm³ e di 11 308 cm³. Nel 1906 venne aperta una Succursale a Brescia che fu denominata BRIXIA-ZÜST (dall'antico nome latino di Brescia) e fu destinata alla produzione di vetture più economiche. Dopo la 14/18 HP (con motore di 3770 cm³), la BRIXIA-ZÜST presentò la 18/24 HP, una 4 cilindri di 3770 cm³, e la 10 HP, una 3 cilindri di 1386 cm³. Nel 1910, il motore della 10 HP fu maggiorato a 1501 cm³ e un lotto di 10 esemplari di queste auto fu esportato a Londra, dove entrarono in servizio come taxi. Nel 1911 la 10 HP, la 14/18 HP (che nel frattempo era stata portata a 2297 cm³) e la 18/24 HP (maggiorata a 4942 cm³) furono messe fuori produzione. Quando, nel 1912, la BRIXIA-ZÜST andò in passivo, fu assorbita dalla ZÜST, che ne aveva sempre controllato il pacchetto azionario. La ZÜST, dal canto suo, era ormai diventata una Casa nota in tutto il mondo per aver partecipato, con la 28/45 HP, alla massacrante gara New York - Parigi del 1908. Questa competizione, che fu affrontata dalla ZÜST con estrema serietà e impegno, nonostante l'esito sfortunato (la gara fu vinta dall'americana Thomas davanti alla tedesca Protos) dimostrò con i fatti l'affidabilità della 28/45 HP che dovette affrontare tratti di percorso durissimi, lungo i quali non esisteva a volte la benché minima pista (tra l'altro la 28/24 HP dovette attraversare il deserto siberiano, ripetendo cosi l'impresa compiuta nel 1907 dalla ben più potente Itala 35/45 HP durante il raid Pechino - Parigi), Al volante di questa gloriosa ZÜST vi era il pilota Sirtori, e suoi compagni di avventura furono il meccanico Haaga e il giornalista del 'Mattino' di Napoli Antonio Scarfoglio. Questi tre uomini coraggiosi dovettero affrontare disagi di ogni tipo: ad esempio, in America, mentre erano impegnati nel tratto compreso tra gli Allegani e le Montagne Rocciose, furono addirittura attaccati da un branco di lupi. Per ironia della sorte la 28/45 HP, dopo aver resistito a mille durissime prove, andò accidentalmente distrutta nella stazione ferroviaria inglese di Bromley: rimase infatti completamente bruciata da un incendio causato da un facchino, che le si era avvicinato con una lampada ad acetilene. La produzione della ZÜST attorno agli anni della gara New York - Parigi era costituita da tre modelli: la 15/25 HP (2853 cm³), la 35/50 HP Speciale GS (6321 cm³) e la 50/60 HP, successivamente ribattezzata S 235 (7432 cm³). Nel 1913 fu presentata la nuova 25/35 HP S 305, caratterizzata da un radiatore simile a quello delle Fiat dell'epoca, con un motore biblocco di 4712 cm3, Nel periodo 1915-1916, la ZÜST commercializz6 la 15/25 HP S 365, con cilindrata di 2952 cm³, Il 1° ottobre 1917 la ZÜST venne assorbita dalle Officine Meccaniche di Milano, la futura OM. |
2^ Targa Florio del 1907 al pesage la ZÜST di Mario Conti, concluderà al 21^ posto assoluto.
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Sorte migliore per ENRICO MAGGIONI sempre su ZÜST, concluderà al 12^ posto. |