25 aprile 1926 | |
8 | MASERATI 26 (#5) - ALFIERI MASERATI |
9 | |
10 | |
11 - 1 classe 1100 3 giri | SALMSON (#33) - BACONIN BORZACCHINI |
12 - 2 classe 1100 3 giri | SALMSON (#32) - EZIO RALLO |
13 - 3 classe 1100 3 giri | AUSTIN (#30) - IGNAZIO ZUBIAGA |
14 - 4 classe 1100 3 giri | SALMSON (#29) - GINO GERI |
15 - 5 classe 1100 3 giri | AMILCAR (#35) - FRANCESCO STARRABBA |
16 - 6 classe 1100 3 giri | CITROEN (#34) - CLAUDIO SANDONNINO |
ftm | |
rit | |
rit | |
DIATTO 20S (#20) - DIEGO DE STERLICH | |
DELAGE 2LCV (#17) - ROBERT BENOIST | |
rit | |
rit | DELAGE 2LCV (#13) - GIULIO MASETTI + DECEDUTO |
rit classe 1100 3 giri | AMILCAR (#31) - SALVATORE CASANO |
rit classe 1100 3 giri | SALMSON (#36) - SALVATORE COMELLA |
La Targa Florio del 1926, addobbata quanto mai con festoni di arance cartasie e con il proverbiale gusto del Cavaliere, fece registrare un netto rinnovamento tecnico nelle macchine partecipanti. La Bugatti schierò le Gran PRIX 230 con le ruote fuse in alluminio in monoblocco con il tamburo frenante in modo che il surriscaldamento si disperdesse in tutto il cerchione; Alfieri Maserati esordì con una 8 cilindri da lui costruita e vinse nella sua categoria; la Peugeot aveva perfezionato le sue robuste vetture pilotate dagli esperti Boillot e Wagner. Esordì infine con macchine ufficiali la DELAGE con quattro Grand PRIX dodici cilindri ad alimentazione forzata. Una di esse era pilotata dal conte Giulio Masetti. Subito apparve che si trattava di un mezzo troppo potente per il percorso e aveva destato grande scalpore per essere la prima monoposto vista alla Targa. Oltre all'handicap dell'eccessiva potenza, le DELAGE non tenevano bene la strada. La morte di Giulio Masetti, avvenuta ad una doppia curva, certo difficile, ma che l'asso fiorentino conosceva molto bene, rimarrà un mistero. Fatto sta che Masetti era deciso, nonostante il mezzo inadatto, a vincere la sua terza Targa : « o vinco o muoio » disse col sorriso sulle labbra all'ultimo rifornimento. Da parte della Bugatti qualcuno aveva anche detto : « apres moi la DELAGE », modificando la francese di Luigi XV. Sotto Caltavuturo venne il fatale appuntamento con la morte. Le tre DELAGE ancora in gara si ritirarono in segno di lutto. La corsa fu vinta ancora da COSTANTINI su Bugatti alla media sbalorditiva di Kmh 76,507, davanti al compagno MINOIA. |
Nella COPPA FLORIO svoltasi lo stesso giorno sulla medesima distanza della Targa (ma altre fonti indicano la distanza su 4 giri per km. 432) si impone lo stesso COSTANTINI seguito da MINOIA e GOUX tutti su BUGATTI. |
Il vincitore BARTOLOMEO COSTANTINI per tutti "MEO" su BUGATTI TYPE 35T vince la 17^ Targa Florio. | |
La potentissima DELAGE G.P. di Robert Benoist pronta al via della 17^ Targa Florio. Su una di queste vetture la n.13 perdeva la vita il Conte Giulio Masetti, l'asso fiorentino già vincitore nel 1921 e nel 1922. La sua morte rimarrà un mistero. Le altre tre DELAGE presenti di Thomas, Divo e Benoist furono ritirate in segno di lutto. | |
Lo vogliamo ricordare cosi sembra sorridere quando affronta le curve, che dall'appunto sulla foto sono a 2 km. dopo la partenza. | |
Una particolare Targa andò alla Bugatti per la tripletta conseguita. L'originale si trova presso il Museo Targa Florio di Cerda.
| |
La SALMSON di BACONIN BORZACCHINI si aggiudica il 1^ posto nella categoria delle 1100 di cilindrata. | |
Bellissimo passaggio dello svizzero LEPORI sulla BUGATTI TYPE 35. |
I fotografi che gli anni passati si spargevano lungo il percorso per fissarne le fasi più emozionanti, hanno altro da fare. Sono tutti in tribuna. Inesauribile, FLORIO ha bandito un premio per la più bella istantanea. Alla curva di Sclafani, a 27 chilometri dalla partenza,pochi pastori sono testimoni oculari di una tragedia: Giulio MASETTI, questa volta su DELAGE, imbocca la svolta a velocità eccessiva e rotola lungo la scarpata. Fu un attimo. "Con le braccia alzate per la disperazione, lo vedemmo...". |