3 maggio 1925 | |
7 - 1 cl. 1100 3G | |
8 - 2 cl. 1100 3G | |
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rit cl. 1100 3 G | |
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E' incredibile come nel giro di un anno la Targa si sia potuta trasformare tanto. Già nel 1924, a causa di un incendio scoppiato l'anno prima mentre Florio si trovava al Salone di Parigi, le tribune erano state costruite per ordine del « Cavalieruzzo » interamente in muratura. Nel 1925 Vincenzo Florio promise ai suoi amici francesi che per il 5 Maggio, giorno della Targa, il percorso sarebbe stato interamente ricoperto di un manto di asfalto. Ottenne la partecipazione ex novo della Bugatti ed un'adesione massiccia della Peugeot. La Bugatti era stata progettata e costruita da un ingegnere milanese da cui prendeva il nome, ma veniva fabbricata in Francia. Poiché la Mercedes non credette di avere un mezzo adatto al nuovo genere di percorso, la Fiat cominciò in quel tempo ad abbandonare le competizioni e l'Alfa Romeo era alle prese con le affermazioni delle P 2 da G. P., la vittoria alla Targa divenne una questione privata delle azzurre macchine francesi. La Bugatti era venuta un mese prima con il suo asso Meo COSTANTINI e gli spagnoli Pierre e Fernand de Vizcaya a provare con due « muletti », ma la Peugeot era una veterana e non si era preparata con minor impegno. All'inizio del terzo giro vi erano ben tre Peugeot in testa mentre Meo COSTANTINI seguiva a tre minuti. Un facile gioco di squadra avrebbe certo consentito la vittoria alla Peugeot e nessuno ne dubitava. Ma DAUVERGNE urtò contro un muretto e cappottò incendiando la macchina; il compagno di squadra Wagner, che seguiva con l'altra Peugeot, non esitò a soccorrere l'amico ustionato e ferito; l'anziano Rigai, che pilotava un'altra Peugeot, sbagliò strada all'uscita di Cerda e finì contro un ponticello; Meo COSTANTINI restò solo a combattere contro Boillot. Al passaggio dell'ultimo giro la Bugatti dell'italiano transitò con una cinquantina di secondi di vantaggio; non era un margine eccezionale, ma COSTANTINI compì il giro più veloce e giunse con 10' di vantaggio concludendo la gara alla media di Kmh 71,609. La Bugatti aveva vinto per la prima volta con una punta di fortuna. La vittoria le avrebbe arriso ancora per quattro anni in base ad autentici meriti di preparazione. | |
Nella COPPA FLORIO svoltasi lo stesso giorno su 4 giri (km. 432) si impone BOILLOT che precede WAGNER entrambi su PEUGEOT |
Meo COSTANTINI vince la 16^ Targa Florio iniziando la serie di vittorie della Bugatti che continuerà fino al 1929. | |
Griglia di partenza della 16^ Targa Florio. Basta con la polvere. Chiamato da FLORIO, l'Ing. Piero Puricelli ha trasformato il circuito in un biliardo, e gli oltre 71 di media del vincitore ne sono una prova. | |
La TATRA è presente con due vetture di 1.100 cm. cubi | |
Spettacolare passaggio della BUGATTI TYPE 35 di PIERRE DE VIZCAYA. | |
Nel corso del terzo giro ad una curva si capovolge la Peugeot di DAUVERGNE ... | |
... nella botta si sfascia una tanica piena di benzina e qualche scintilla dallo scappamento accende un rogo. Wagner si ferma, carica il pilota ferito e lo trasporta al più vicino ospedale. Se la caverà. | |
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