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Giacomo Russo, nato a Milano nel 1937, subì il fascino del vicino Autodromo di Monza. Iniziò a gareggiare quando la maggior età rese vana l'opposizione dei genitori. Debuttò nel 1959 a Monza con una Stanguellini Junior nella Coppa Sant'Ambroeus. Per non allarmare i genitori, adottò lo pseudonimo "Geki", che mantenne per tutta la carriera. Si classificò sesto, non male per un debuttante. Fu poi secondo nella Coppa Madunina a Monza e quinto nel Gran Premio di Pergusa. Ottenne la prima vittoria il 3 luglio 1960, aggiudicandosi una prova addestrativa della Formula Junior con la fida Stanguellini. Poco dopo, invitato a correre il Gran Premio della Libertà a Cuba, compì la prima esperienza all'estero. Nel 1961 " Geki" conquistò per la prima volta il Campionato Italiano della Formula Junior alternandosi al volante della vecchia Stanguellini a motore anteriore e di una Lotus 18 Ford a motore posteriore. Nel 1962 avviò il fruttuoso sodalizio con il costruttore romano Gino De Sanctis, che gli permise di aggiudicarsi per due anni di fila (1962 e !963) il Campionato Italiano F. Junior: Nel 1964 il regolamento sportivo pensionò le Formula Junior e introdusse la Formula 3. Per "Geki" non cambiò nulla, vinse il Campionato della Formula 3 come aveva vinto quello della Formula Junior. Nel 1965 il milanese fu fra i piloti italiani più rappresentativi della Formula 3. Alternandosi su una BWA e su una Wainer, trionfò a Imola, Monza e Vallelunga. Forse avrebbe raccolto di più se avesse coltivato un rapporto più stretto con una delle due Case. Al termine della stagione "Geki" coronò il sogno di correre un Gran Premio di Formula 1 dopo l'esperienza extra campionato del 1963 nel Gran Premio di Pergusa. Con un'anziana Lotus 25 rimediata chissà come, realizzò il ventesimo tempo nelle prove del G.P. di Monza. In gara la stanca monoposto si arrese, privando il pilota della soddisfazione di ben figurare. L'infausto esito preluse a una stagione 1966 avara di soddisfazioni. All'inizio del 1967 le cose sembravano mettersi per il meglio."Geki"ottenne un doppio ingaggio: dalla Matra per la Formula 3, dall'Alfa Romeo per il Campionato Europeo Turismo e il Campionato Mondiale Marche. Ma il 18 giugno sul pericolosissimo Circuito di Caserta una mancata segnalazione dei commissari spedì "Geki" a tutta velocità dentro una curva cieca dov'era un groviglio di macchine ferme per un precedente incidente. Piombando sul relitto della Brabham dì Beat Fehr, la Matra di ' Geki' ' si alzò in volo disintegrandosi in tanti pezzi. Quello con il pilota rimbalzò su un alto muro di cinta, poi si schiantò dalla parte opposta su una sottostazione Enel. |
50^ Targa Florio, l' ALFA ROMEO TZ 2 di ZECCOLI / "GEKI" | |
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