BALLOT

La carriera di costruttori di automobili dei fratelli Edouard e Maurice Ballot si sviluppo dal 1919 al 1932. Gia nel 1905 i due avevano però aperto a Parigi uno stabilimento per la produzione di motori marini industriali e anche per vetture, senza però entrare, allora, nel vivo del settore automobilistico. La decisione di costruire una vettura originale nacque dal desiderio di pubblicizzare più attiva mente l'azienda attraverso il successo nelle corse automobilistiche. Quando così, verso la fine del 1918, giunse in Francia la notizia che la 500 Miglia di Indianapolis veniva nuovamente posta in calendario per la stagione 1919, dopo due anni di sospensione, i Ballot decisero di parteciparvi. Ernest Henry, il progettista delle famose Peugeot Grand PRIX, fu incaricato di studiare la nuova vettura. Dopo soli 101 giorni,4 esemplari furono pronti per i collaudi. Si trattava di vetture leggere e compatte equipaggiate con un raffinato motore a 8 cilindri in linea a doppio albero a camme in testa, con quattro valvole per cilindro. Durante le prove, l'auto, guidata dal pilota francese Rene Thomas, destò grande sensazione, aggiudicandosi il giro più veloce. In gara, tuttavia, la Ballot, per problemi alle ruote e ai pneumatici, non andò oltre il 4° posto. L'anno seguente la formula Indianapolis venne limitata alle 3 litri; pertanto Henry progetto una nuova 8 cilindri di 2970 cm³ che si classifico al 2° posto. Nel 1921 la Ballot giunse 2^ nel GP di Francia e si aggiudico vittoria e posto d'onore nel primo GP d'Italia disputato in settembre a Brescia. Ballot aveva intanto deciso di produrre un nuovo modello da corsa a 4 cilindri di 1986 cm³, modello che divenne noto con il nome di 2 LS bialbero. Una di queste vetture dimostro tutto il suo considerevole potenziale alla 24 Ore di Spa, rimanendo al comando della gara sino all'ultimo giro, quando ruppe il ponte posteriore. Tra il 1921 e il 1924 furono costruite circa un centinaio di queste 2 litri, caratterizzate da quattro valvole per cilindro e cuscinetti 8 rulli. Poiché il costo della vettura era quasi proibitivo, si approntò per il 1923 una versione meno costosa, denominata 2 L T, con unico albero a camme in testa e tre cuscinetti di banco in materiale antifrizione. Una versione sport, la 2 L TS, apparve nel 1925. AI Salone di Parigi del 1926 fu presentata inoltre la 2 L T6, una 6 cilindri di 1991 cm³ che, sebbene inserita nel catalogo Ballot 1927, non fu mai prodotta. Nel 1928 venne proposta la 8 cilindri in linea RH. La cilindrata, di 2874 cm³, fu poi portata, grazie a un incremento dell'alesaggio, a 3054 cm³. Negli anni della depressione economica, la Ballot venne a trovarsi in tali difficoltà finanziarie da essere assorbita dalla Hispano Suiza. AI Salone di Parigi del 1930 fu lanciata la Ballot HS 26, il cui motore a sei cilindri di 4580 cm³, costruito dalla Hispano Suiza, era stato progettato da M. Birkigt. Subito dopo il Salone, la vettura fu ribattezzata Hispano Junior e alla Ballot non rimase che provvedere all'allestimento dei telai. Purtroppo la Junior fu una delusione tanto che, nel 1932, la Hispano Suiza decise di chiudere la fabbrica Ballot.


13^ TARGA FLORIO
2 aprile 1922
La BALLOT 2LS di JULES GOUX 2^ assoluta
 
13^ TARGA FLORIO
2 aprile 1922

La BALLOT 2LS di GIULIO FORESTI 3^ assoluta
 

Parigi 1922. Grande festa al rientro in patria per le Ballot di GOUX e Foresti, ecco le auto in parata sugli Chant Elise

 

1924. 15^ TARGA FLORIO La BALLOT 2LS di JULES GOUX