| Acronimo di Automobili Turismo Sport, marchio di vetture sportive e da competizione fondato a Bologna nel 1962 da Giorgio Billi, dal conte Volpi di Misurata e da Jaime Patino Ortiz. L’équipe tecnica è costituita da un trio d’eccezione: Carlo Chiti, Giotto Bizzarrini e Romolo Tavoni in qualità di direttore sportivo. Piloti ufficiali sono Giancarlo Baghetti e l’americano Phil Hill. A fine 1962, su progetto di Chiti, viene presentata l’ATS F.1, una monoposto con carrozzeria di alluminio e motore di 1494 cm³ a 8 cilindri a V di 90° da 190 CV. Nella stagione ’63, i programmi prevedono la partecipazione a tutti i Gran Premi del campionato, ma ritardi nella messa a punto delle vetture consentono alle ATS di prendere il via solo in Messico, USA, Belgio, Olanda (quattro doppi ritiri) e Italia (Hill 11° e Baghetti 15°). Alla Casa bolognese si deve anche la realizzazione dei motori per due gran turismo carrozzate ALLEMANO su disegno di Michelotti: la «GT» di 2468 cm³ a 8 cilindri a V da 210 e 215 CV e la «GTS» con potenza maggiorata e rapporto di compressione portato a 9,5. Nel 1964 il progetto ATS F.1 viene ripreso dall’inglese Alf Francis, che dà il via a una nuova scuderia che corre, con scarsi risultati, il G.P. di Monza. L’anno dopo, la produzione in serie di vetture viene interrotta, anche se l’ATS continua a fabbricare parti meccaniche per conto di terzi. |