| Henry Ford, figlio di agricoltori, si prefisse fin da giovanissimo di inventare una macchina che potesse alleviare le fatiche dell'uomo nei lavori dei campi. Nel 1893, quando ancora lavorava alle dipendenze della Edison Illuminating Company a Detroit, Henry realizzò un rudimentale motore a combustione interna, aiutandosi soltanto con le poche informazioni a carattere motoristico pubblicate sulle riviste dell'epoca, e tre anni dopo costruì un piccolo quadriciclo sperimentale. Dopo aver tentato un paio di volte senza successo di fondare una propria società automobilistica (Ia Henry Ford Company, da lui creata nel 1902 diventò Cadillac dopo la sua partenza), tentò ancora una volta la fortuna costituendo la Ford Motor Company: era il 24 giugno 1903. L'aspirazione di Ford di creare una automobile per le grandi masse si concretizzò con i primi modelli bicilindrici denominati A, C ed F. I sostenitori finanziari di Ford lo costrinsero però a costruire modelli meno economici e uscirono cosi la 4 cilindri Bela 6 cilindri K. Lo scarso successo ottenuto da queste due ultime automobili, convinse Ford che per lui le cose sarebbero andate meglio solo dopo essersi reso indipendente dai 'consigli' dei finanziatori esterni. Il lancio del Model N (con motore a 4 cilindri da 15 CV) fruttò a Ford il primo vero successo. Questa automobile, dal prezzo modesto e dalla carrozzeria ridotta all'essenziale (solo i più costosi modelli derivati R ed S ebbero una scocca completa), costituì la base di partenza della immortale Ford Model T, apparsa nell'ottobre 1908. La Model T, uscita di produzione nel 1927, conservò sempre invariati il suo cambio a 2 velocità di tipo epicicloidale, comandato mediante pedale, e il sistema frenante, che agiva soltanto sulle ruote posteriori. Ciò nonostante, la Model T raggiunse un numero di vendite eccezionale e fu definita I"automobile che ha messo le ruote al mondo intero ". Grazie al successo della Model T, Henry Ford poté rilevare le quote di partecipazione di tutti gli altri azionisti. La produzione complessiva della Model T fu di 16 milioni di unita. Il modello destinato a succedere alla Model T, rappresentò per la Ford un nuovo punta di partenza, tanto che venne denominato Model A. Quest'ultima vettura, oltre a vantare un aggiornamento tecnologico dei più completo (freni agenti sulle 4 ruote e cambio a 3 velocità con innesto a ingranaggi scorrevoli), stabilì anche alcuni primati a livello di vetture prodotte in grande serie: ad esempio, fu la prima automobile di grossa produzione dotata di parabrezza in vetro di sicurezza e di ammortizzatori di tipo idraulico. Nel 1929, inoltre, venne offerta, prima fra tutte le automobili di grande serie, in versione station wagon direttamente derivata dal modello base. Il successo della Model A fu veramente immediato: nei primi 16 mesi ne furono vendute oltre un milione di esemplari, un record rimasto imbattuto sino al 1980 quando la Ford lanciò la Escort. Nella primavera del 1932, la Model A venne sostituita dalla 4 cilindri AB (in seguito denominata ufficiosamente Model B) e, soprattutto, dalla 18F V8, costruita sullo stesso telaio della Model B ma con palesi carenze nel sistema frenante. Nonostante i numerosi inconvenienti che afflissero i primi esemplari, la V8 diede un contributo determinante a risollevare le sorti della Ford americana durante gli anni Trenta. A partire da quegli anni le vetture progettate per il mercato americano cominciarono però a rivelarsi poco adatte per il mercato europeo, per cui la Ford, per salvare dal fallimento la sua nuova fabbrica inglese di Dagenham, si vide costretta a progettare e sviluppare una nuova autovettura di piccole dimensioni. Cosi, tra l'ottobre 1931 e il febbraio 1932, venne realizzato il prototipo di una 993 cm³ denominata Model Y. Dopo aver subito numerose modifiche suggerite dai concessionari e dal pubblico chiamati a dare il loro parere su questo primo esemplare, nell'agosto del 1932 la Model Y entrò in piena produzione. Insieme alla Model C da 1172 cm³ (lanciata nel 1934), la Model Y rappresentò un punta di riferimento per l'intera produzione europea della Ford del trentennio successivo. In Europa, oltre alla V8 con motore da 3,2 litri, venne anche offerta una versione da 2,2 litri. Per ciò che riguarda la produzione americana, fu però la V8 da 3,6 litri a rappresentare il modello di punta per l'intero arco degli anni Trenta. Nel 1942, fu proprio con quest'ultimo modello, aggiornato nel motore (un Mercury da 3916 cm³ prese il posto del V8 impiegato prima della guerra), che la Ford americana diede praticamente l'avvia alla sua produzione postbellica. In Europa il V8 sopravvisse più a lungo, e a DAGENHAM, nel 1947, entrò in produzione una versione aggiornata denominata V8 Pilot. Il più consistente aumento delle vendite della Ford ebbe inizio con il lancio della gamma americana disegnata dallo stilista George Walker. Questi nuovi modelli, esteticamente piacevoli, furono le prime Ford a montare sospensioni anteriori indipendenti e sospensioni posteriori a balestre semiellittiche: evidentemente, dopo la morte del vecchio Ford, avvenuta nel 1947, i progettisti poterono finalmente concretizzare le loro idee innovative. A partire dal 1952, il propulsore di base per le Ford prodotte in America fu il nuovo 6 cilindri a corsa corta da 3654 cm³ che rimase in produzione sino al 1964. Nel 1954, entrò in produzione anche un V8 a valvole in testa da 3917 cm³, con monoblocco a Y. La gamma del 1955 segnò una svolta nello stile Ford, introducendo l'impiego di parabrezza avvolgenti e la verniciatura a doppia tonalità. Tra i nuovi modelli va ricordata la Thunderbird, una 2 posti che conobbe un grosso successo sin dal suo lancio. Mentre la ridisegnata gamma americana della Ford presentata nel 1957 era estremamente complessa (tra l'altro comprendeva la Custom e la Custom 300, la Fairlane e la Fairlane 500, e una scelta di motori da 4457 cm³ sino a 5113 cm³ per un totale di ben 21 modelli), il listino Ford valido per l'Europa era molto più ristretto. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Ford mise in produzione, nel suo stabilimento francese, la piccola Vedette (motore V8 da 2,2 Litri), ma nel 1954 sia il progetto sia le attrezzature per la sua produzione vennero cedute alla Simca. Il resto della gamma Ford prodotto in Europa continuò a essere strettamente legato a una meccanica molto tradizionale e per tutto l'arco degli anni Cinquanta i modelli più piccoli assemblati in Inghilterra e in Germania continuarono a utilizzare il 10 CV a valvole laterali. Nei modelli di maggior cilindrata, lo scoppio della guerra aveva rotto la sincronia che aveva prima caratterizzato l'evoluzione tecnologica sia in Germania sia in Inghilterra e sino alla fondazione della Ford Europa, avvenuta nel 1967, le società tedesche e inglesi preferirono concordare separatamente con la Casa madre i programmi di sviluppo. I modelli più significativi del suddetto periodo furono, in Germania, le varie versioni Taunus mentre, della produzione inglese, vanno ricordate la 105E Anglia (motore a valvole in testa, cambio a 4 velocità e lunotto posteriore con inclinazione contraria a quella tradizionale), la Cortina e la GT40, una supersportiva prodotta in piccolissima serie. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, uno dei modelli Ford di maggior successo fu senz'altro la Mustang, una sportiva di spiccata personalità lanciata nel 1964. Questa 2 + 2 montava, in versione standard, un 6 cilindri da 2786 cm³ ma, su richiesta, veniva fornita anche con tre diversi allestimenti dell'8V da 4736 cm³. A soli due anni dalla sua presentazione, la Ford festeggiò la vendita della milionesima Mustang. L'unificazione dei modelli prodotti in Europa ebbe inizio nel 1968 con la Escort per poi continuare, l'anno successivo, con la Capri. La Fiesta, presentata nel 1976, costituì un'altra tappa essenziale nella storia della Ford, che proprio con questo modello debuttò nel settore delle piccole due volumi a trazione anteriore. Fu proprio con la Fiesta che il nuovo stabilimento realizzato a Valencia, in Spagna, iniziò la sua produzione. Nel 1974, l'intera gamma americana della Ford venne equipaggiata con freni a disco. Nel 1978 la Maverick venne sostituita dalla Fairmont, un modello di stile europeggiante; nello stesso anno iniziò la importazione negli USA della Fiesta 1600 prodotta in Europa. Gli inizi degli anni Ottanta hanno visto una maggiore uniformità stilistica tra i modelli americani e quelli europei, con una chiara predominanza del design tipico del vecchio Continente. Della Escort a trazione anteriore, lanciata nel 1980 e costruita su entrambe le sponde dell'Atlantico, furono venduti un milione di esemplari in soli 13 mesi, battendo cosi il record di vendite che apparteneva alla Model A. Il lancio della europea Sierra e della americana Tempo (avvenuti nel 1982), stanno invece a testimoniare il notevole impegno profuso dalla Ford nella ricerca di uno stile aerodinamico. La collaborazione tra la casa madre e le consociate europee ha avuto un ulteriore impulso nel 1985, allorché la Ford ha assegnato alla Karmann la realizzazione della scocca per la Sierra XR4, una berlina con meccanica europea. |