27 aprile 1924 | |
2 | ALFA ROMEO RLTF (# 11) - CONTE GIULIO MASETTI |
3 | FIAT 805 (# 8) - PIETRO BORDINO - felice NAZZARO (sostituisce bordino NELLA coppa FLORIO) |
4 | ALFA ROMEO RLTF (# 33) - GIUSEPPE CAMPARI |
5 | |
6 | HISPANO SUIZA H6C (# 1) - ANDRE' DUBONNET |
7 | STEYR VI KLAUSEN (# 3) - HERRMANN RUTZLER |
8 | PEUGEOT 174 (# 4) - GIULIO FORESTI |
9 | ALFA ROMEO RLTF (# 35) - LOUIS WAGNER |
10 | MERCEDES PP (# 32) - CHRISTIAN LAUTENSCHLAGER |
11 | STEYR VI KLAUSEN (# 27) - GASTONE BRILLI PERI |
12 | DIATTO 20S (# 13) -ALFIERI MASERATI |
13 | PEUGEOT 174 (# 18) CHRISTIAN DAUVERGNE |
14 | STEIGER 10/50 PS (# 16) - MAyER BRILLON |
15 | |
16 | AGA 6/30 PS (# 6) - JAKOB SCHOOL |
17 | ITALA 51 SS (# 31) - CLAUDIO SANDONNINO |
18 | FAST 3.0 (# 39) - GASTONE (CESARE ?) GASTALDETTI |
19 | AMILCAR CGS (# 5) - DOMENICO GAMBONI |
20 | FAST 3.0 (# 38) - AUGUSTO TARABUSI |
21 | AGA 6/30 PS (# 29) - PAGANI |
rit | ALFA ROMEO RLTF (#24) - ANTONIO ASCARI |
rit | FIAT 519 (#30) - CESARE PASTORE |
BALLOT 2LS (#7) - JULES GOUX | |
STEIGER 10/50 PS (#2) - ERNST KAUFMANN | |
BALLOT 2LS (#20) - JEAN HAIMOVICI | |
AGA 6/30 PS (#19) - ERICH STAHL | |
MERCEDES GP14 (#41) - DOMENICO ANTONELLI | |
rit | NAZZARO GP 4.5I (#15) - LUIGI LOPEZ |
rit | FAST 3.0 (#40) - James TAGLIAVIA |
STEIGER 10/50 PS (#26) - HANS KOLB | |
ITALA 51 SS (#22) - Giuseppe REBUFFO | |
ITALA 51 SS (#9) - ANTONIO MORIONDO | |
BIANCHI 20 (#37) - RODOLFO CARUSO | |
CEIRANO CS24 (#12) - PIETRO MUCERA | |
AGA 6/30 PS (#36) - otto PHILIPpS | |
np | FIAT 805 (#21) - CARLO SALAMANO |
np | SPA 30/40 (#14) - EUGENIO BERIA D'ARGENTINA |
np | SPA 30/40 (#25) - SPADONI |
np | SPA 30/40 (#34) - CABERTO (FRANZ ?) CONELLI |
La Mercedes, dopo i due insuccessi clamorosi degli anni '21 e '22, non aveva certo disarmato. Nessuno del resto si aspettava un simile comportamento dai risoluti Teutonici i quali avevano considerato come un successo strettamente personale quello di Masetti sulla Mercedes G. P. di sua proprietà e non lo avevano sfruttato ai fini pubblicitari. Addirittura nel mese di novembre (la corsa si sarebbe svolta in aprile) giunsero a Palermo con un prototipo verniciato in rosso, l'ingegnere Porsche ed i piloti SAILER e WERNER assieme ad un gruppo di meccanici. Nessuno dubitò più che in Germania stessero facendo l'impossibile per mettere a punto delle macchine « nate » per vincere la quindicesima Targa Florio. Si racconta che alla vigilia della competizione l'ingegner Porsche ed i piloti abbiano giurato ai loro dirigenti che avrebbero vinto. Fuor dalla lettera del giuramento, ciò significava che, alla luce delle esperienze già fatte e delle prove eseguite, era stato previsto ogni minimo particolare perché la vittoria non sfuggisse. Anche l'Alfa si era ben preparata ed aveva dato una vettura a Masetti : dai Box l'ingegner Porsche della Mercedes, Jano dell'Alfa, Luciani e Rossi della Fiat, furono attivissimi per assistere e consigliare i corridori. Quell'anno più che mai nulla si dovette al caso e vinsero naturalmente i più preparati. WERNER su Mercedes, alla media di Km. h 66,017, precedette l'Alfa di Masetti e la Fiat di Bordino; dopo si piazzarono i Francesi e le altre vetture Mercedes. | |
Nella COPPA FLORIO svoltasi lo stesso giorno prolungando di un giro il percorso della Targa (km. 540) si impone lo stesso WERNER seguito da MASETTI terzo CAMPARI su ALFA ROMEO |
Ascari ! Ascari! Vinceranno ancora i tedeschi della Mercedes ? Da Ascari, su Alfa, la folla si aspetta il miracolo. Ma a quaranta metri dallo striscione d'arrivo il motore si ferma. Non c'è verso di riavviarlo. E sfortuna vuole che quei quaranta metri siano in pendenza. Stremato, Ascari prova a spingere la macchina a forza di braccia. Generosi ma ingenui accorrono i meccanici per dargli una mano. E' la squalifica. I commissari esigeranno che la macchina venga riportata nel punto preciso ella "panne", e che il povero Ascari s'arrangi con le proprie forze. Minuti preziosi, e intanto arrivano gli altri. |